Argyle

Author: Grace / Etichette: ,



Effetto di disegni a rombi realizzabile in maglieria su macchine circolari a ruote disegnatrici che si sviluppa su una grande area di disegno, superiore a quelle di base. Per estensione il termine indica oggi qualsiasi disegno a rombi ottenuto con intarsio o jacquard su qualunque tipo di macchina o di telaio

Lo scorso mese abbiamo parlato del tartan, ora è il turno di una fantasia che si vede spesso in questa stagione e che ne è stretta parente, poiché deriva proprio dallo scozzese: l’argyle.
L’argyle o argyll è il classico disegno a diamanti, o a rombi; il termine può riferirsi anche ad un solo disegno di diamante, così come a tutta la fantasia.
Solitamente è composto da una sovrapposizione di vari strati di rombi, in modo da dare un effetto di tridimensionalità e movimento, con l’aggiunta di linee diagonali che attraversano i rombi.
L’argyle deriva dal tartan del Clan Campbell, uno dei più grandi e famosi della Scozia, proveniente dalla regione di Argyll: il clan lo usava per i loro plaids e tartan, nonché per i calzini, indossati dagli Highlanders sin dal diciassettesimo secolo, e noti come “tartan hose”.
Secondo la ricostruzione storica, gli Highlanders tagliarono alcuni pezzi dei loro tartan per potersi coprire i piedi, e fu così che venne fuori l’argyle.
La maglieria argyle divenne famosa in Inghilterra, e successivamente negli Stati Uniti, dopo la prima guerra mondiale: a renderlo popolare e a favorirne la diffusione fu il marchio Pringle of Scotland, nato nel 1815, che produce maglieria di lusso. Fu sotto lo stilista Otto Weisz che il brand adottò la fantasia, resa famosa dalla sua identificazione col Duca di Windsor, il quale comprò calze argyle e altri capi dal marchio, dopo essersene innamorato a prima vista. Il duca li indossava per giocare a golf, e da allora sono rimasti uno dei simboli dell’abbigliamento di questo sport: pure William Payne Stewart (1957-1999), famoso campione di golf americano, era famoso per l’eccentrico modo di vestire durante le partite, che contemplava i calzini agyle.
Per i veri amanti dell’argyle, c’è anche il giorno ufficiale in cui viene festeggiato: l’8 gennaio!




LO STILE PREPPY.
L’argyle, tra le altre cose, è legato allo stile preppy; premetto che a me non piace molto questo modo di vestire, né le persone che rappresenta, ma apro comunque una parentesi per completismo:
Il preppy (o preppie) esplode in America negli anni ’70 ed è lo stile che caratterizza i ragazzi benestanti che frequentano le più prestigiose università: non è solo lo stile dei giovani studenti, ricchi e per bene, provenienti da famiglie abbienti, ma si tratta di una vera e propria filosofia di vita.
Il termine ha origine da “preparatory school”, ossia proprio le scuole private dove questi rampolli di buona famiglia studiano.
Il look preppy è fatto di colori tenui e passepartout (kaki, beige, bianco, nero, grigio, blue navy…) ed è semplice e pulito, elegante, ma mai esagerato: la ricchezza non viene “esibita”, più che altro viene suggerita la classe attraverso l’accostamento di capi basic, di buona fattura e qualità, e di piccoli dettagli curati. È uno stile all’apparenza poco impegnativo, quindi, volutamente discreto, ma in realtà è tutt altro che sciatto.
Essendo associato alla scuola, lo stile preppy prende in prestito elementi dall’abbigliamento dei college, come i cardigan, le gonne a pieghe, gli stemmi, ecc… ma si ispira anche allo sport (sappiamo quanto sia importante nelle scuole americane)  per la praticità, nei brand, negli accessori: uno dei capi-icona del preppy è la polo portata dai ragazzi col colletto alzato e il maglioncino appoggiato sulle spalle, ed in generale tutto ciò che proviene dal vestiario sportivo (dal tennis alla vela all’equitazione e così via…) rientra nei gusti del preppy, che per esser degno di questo nome dovrebbe almeno praticare uno di questi sport e mantenere un fisico asciutto.
Di sicuro è uno stile bon ton, discreto e sobrio, che rigetta l’eccentricità.
Tra i capi must troviamo il trench (nei colori beige o caramello), la gonna plissettata e le oxford shoes. Ma ovviamente ci sono pure i maglioncini, che devono avere fantasie rigorosamente geometriche (vietate invece le decorazioni), poi ci sono le intramontabili camicie bianche, le giacche, i blazer…
Il trucco delle ragazze è naturale, e anche i capelli sono portati sciolti o raccolti in una semplice coda o chignon.
Negli ultimi anni il preppy è di gran moda, ed imperversa dappertutto, adottato non solo dai ricchi. Tra gli stilisti più amati ci sono Tommy Hilfiger e Ralph Lauren, nonché i brand legati al mondo dello sport e gli storici brand inglesi, da sempre punti fermi per lusso e pulizia.



ARGYLE & CELEBRITIES, ALCUNI ESEMPI:


Ewan McGregor 

Michelle Obama persino la first lady sceglie l'argyle!

Amy Winehouse il vestito che indossa dovrebbe essere di Fred Perry

Claudia Shiffer, simple and fashion. Se l'argyle lo sceglie anche una modella non ci si può sbagliare...

Andy Fletcher dei Depeche Mode (non potevano mancare!). La cosa che mi piace di più dello stile di Andy è che negli anni'80 si vestiva sempre con pezzi classici e semplici, in contrapposizione con Martin e gli altri: era lui il più elegante del gruppo!

Patrick Stump, il cantante dei Fall Out Boy, è un amante dichiarato di questa fantasia e lo si vede indossarla spesso. Leggenda vuole che si sia presentato ai provini per entrare nel gruppo con un  maglione a rombi rosso e blu. Forse è per questo che l'argyle è associato alla band e che compare addirittura sui pezzi del loro merchandising... In ogni caso, trovo efficace il binomio argyle-punk (soprattutto se si tratta di "college punk" - che è un vero e proprio genere), e lo vedo molto bene come alternativa al solito tartan.

Hayley Williams dei Paramore è considerata un'icona fashion da molte ragazze alternative; anche lei adotta l'argyle in chiave frizzante e rock, portando addirittura la cravatta!

Madonna decide di esporre il calzino, e va bene... ma fa un pasticcio col resto


Consigli per vestire argyle (per uomo)
I calzini a fantasia argyle possono essere usati da un uomo come un accessorio vero e proprio e portati a vista, facendoli spuntare dai pantaloni: in particolare sono molto adatti a sdrammatizzare e ad aggiungere un tocco di colore a un outfit un po' monotono (purché non sia elegante), e i colori dei rombi possono benissimo essere abbinati ad altre parti del look per un effetto very fashion...
Le calze argyle non passeranno mai di moda: comprarle è un investimento, perciò se ne possono tenere anche di colori differenti, sono molto versatili e facili da abbinare con qualsiasi cosa.
Personalmente le trovo più adatte per uomini non troppo in là con l'età, ma si sa, con ironia si può portare tutto...
Ultimamente c'è anche la moda di indossare questi calzini con le scarpe da tennis.
I maglioni argyle sono molto usati in inverno, rispetto ai semplici maglioni tinta unita sono più sportivi e aggiungono un tocco di colore.
Proprio per via di questo ultimo fatto, si tratta di maglioni che saltano all'occhio, perciò meglio non metterli più di una volta e in occasioni ravvicinate; per indossarli basterà abbinarli con capi dai colori basic a tinta unita e mantenere un abbigliamento informale. Stanno bene anche sotto una giacca sportiva semplice.

Argyle anche per le donne!
Io ritengo che, esattamente come per il tartan, l'argyle sia una fantasia unisex adatta pure alle donne, nonostante alcune la trovino un po' mascolina...
I must sono gli stessi, cioè la maglia e le calze. In questo caso, però, la prima sarà ingentilita da accessori e tocchi femminili, oppure incorporata in uno stile da scolaretta, mentre i calzettoni saranno perfetti se portati sotto un paio di shorts, per un effetto sbarazzino e divertente: se a questo outfit aggiungete le bretelle sarete cool all'ennesima potenza!

0 commenti:

Posta un commento