Il tartan (parte 2)

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IL KILT




"Un uomo in kilt vale un uomo e mezzo"


Nel ‘700 l’inglese Sir Thomas Rawlison, un imprenditore, apportò alcune modifiche al preesistente belted plaid, l’abito indossato centinaia di anni prima dai cosiddetti Highlanders, diretti discendenti dei celti.
Il belted plaid in null’altro consisteva se non in un lunghissimo pezzo di stoffa (lungo fino a 15 metri e largo più di 4), di lana grezza e a basso costo, con cui gli Highlanders si coprivano l’intero corpo: si avvolgeva attorno ad esso e si appoggiava su una spalla, poi veniva fermato in vita con una cinta di cuoio, creando così una gonna.
Per farvi un’idea del belted plaid potete pensare a Braveheart (anche se William Wallace, il condottiero interpretato da Mel Gibson, pare non indossasse veramente il plaid, ma una tunica color zafferano!)


Gli scozzesi, che in linea di massima erano molto poveri, adottavano questo modo di vestirsi per difendersi dalle rigide temperature delle Highlands, e lo utilizzavano anche come coperta (da notare che ancora oggi il plaid è una coperta).  Il belted plaid si indossava da sdraiati.
Rawlison, che si era trasferito nelle Highlands e ne aveva appreso la cultura, aveva osservato che i suoi operai usavano queste vesti e decise di renderle meno ingombranti: fu così che nacque il kilt, in pratica una versione “accorciata” del plaid.
Il kilt è una gonna a portafoglio, con la parte sovrapposta davanti, a volte plissettata, altre no; viene tenuto chiuso da lacci di pelle con fibbia in alto e da una grossa spilla di sicurezza (kilt pin) sul lembo sovrapposto nell'angolo libero della stoffa.
Dunque, al contrario di quanto si pensi, la paternità del kilt non è scozzese, bensì inglese, tuttavia ciò non sottrae neppure un grammo di fascino a questo capo, che di diritto appartiene alla Scozia…
Come già detto, i vari colori dei kilt caratterizzano i clan di appartenenza (vedi primo post).
A rendere il kilt definitivamente famoso fu Sir Walter Scott, con un’intelligente trovata: in occasione della visita di Re Grigio IV a Edimburgo nel 1822, portò in città i capi clan delle Highlands, ognuno col proprio kilt, e li fece sfilare nei cortei.
Infine, nel 1858, la regina Vittoria e il principe Alberto comprarono il castello di Balmoral, e lo arredarono usando il tartan Balmoral, creato appositamente da Alberto: ciò contribuì a renderlo ancora più famoso. Ancora oggi il Balmoral è il tartan distintivo della famiglia reale inglese (sicuramente vi sarà capitato di vedere Carlo in kilt), portato sia dalle donne che dagli uomini, e pare che per vestirlo occorra prima avere il permesso della regina:


Solitamente esistono vari tipi di kilt per due o tre occasioni: per il giorno, per la sera, per la campagna, ecc…
Alcuni colori erano e continuano  ad essere preferiti ad altri nell'ambito di particolari occasioni: i dress tartans facilmente riconoscibili per le righe bianche sopra il disegno originario sono indossati per i completi da sera, gli hunting tartans dai toni del verde e marrone, sono impiegati per la realizzazione del vestiario per la caccia, i  mourning tartans, prevalentemente bianchi e neri vengono usati in occasione di lutti, i muted tartans presentano sfumature che vanno dal verde all'amaranto e al giallo, mentre i famosi Chief's tartans sono rigorosamente riservati ai Capi Clan, indossati da loro e dai familiari più stretti.
Si parla inoltre di “modern kilt e di “ancient kilt”, laddove nel primo c’è una prevalenza di colori scuri e vengono impiegate tinture chimiche, mentre nel secondo colori più chiari e delicati che tendono ad avvicinarsi il più possibile a quelli dei kilt originali.
Ci sono alcuni accorgimenti da non tralasciare nel momento in cui si voglia acquistare un kilt: innanzitutto deve essere rigorosamente confezionato a mano,  avere le pieghe profonde due centimetri, dalla vita in giù, per una lunghezza di quindici centimetri, all'interno deve essere sostenuto da una consistente garza  che ferma le pieghe, non avere l'orlo ripiegato ma terminare con la cimosa della stoffa, particolare facilmente riconoscibile in quanto in questo modo si  distingue un autentico tessuto scozzese. Il tradizionale spillone che tiene chiuso il kilt sul davanti (nel passato si usava una scheggia di pietra) è generalmente di metallo, a volte può anche essere d'argento.
Tuttora il kilt  risulta essere, sebbene non più in battaglia, il capo ufficiale scozzese sia nelle parate che negli eventi ufficiali e formali di stato. E’ ancora il vestito che ogni buon scozzese indossa al matrimonio (proprio e di conoscenti, parenti e amici) e che si indossa per gli eventi e i festival quali ad esempio gli Highland Games e il Festival di Edimburgo.
Sulla ben nota usanza che vuole che sotto il kilt non si porti biancheria intima c’è una diatriba tuttora in corso: c'è chi dice che sia un'invenzione, chi invece sostiene sia davvero la tradizione (ed effettivamente, come detto prima, gli antichi scozzesi erano poveri...). Fatto sta che gli scozzesi, che sono gente abbastanza allegra e goliardica, amano vestire il kilt senza biancheria intima, e non ci pensano due volte ad alzarsi il gonnellino! Tant'è che qualche anno fa era stato anche proposto di rendere obbligatorio l'uso delle mutande per "questioni di decenza".
Ovviamente si sono opposti (per fortuna).



IL VESTITO UFFICIALE


Quando si parla di costume scozzese non si parla solo di kilt, perché esso è costituito da varie parti. 
Il vestimento è un'affascinante rituale (potete vedere il video sotto).
Tra gli accessori abbinati al kilt troviamo lo sporran una borsetta di cuoio utilizzata per trasportare denaro; va posizionata davanti e indossata cinque dita sotto la cinta
Ci sono poi le scarpe, dette brogues, e le calze bianche alte fin sotto il ginocchio (hose).
L’accessorio più curioso è sicuramente il sgian dubh (nome gaelico, a volte chiamato anche  coltellino nero), un piccolo coltellino che viene inserito per metà della calza, lasciandone intravedere il manico! Se vi state chiedendo quale fosse la sua funzione originaria, ebbene, pare proprio che gli uomini lo usassero come arma nascosta…
La parte superiore del costume è completata dalla giacca Prince Charlie, mentre il kilt è tenuto chiuso da pins di varie foggie.
Oltre a questi accessori, ce ne sono altri “opzionali”, come la cinta di pelle, o il berretto (ne esistono di tre tipi: Il Balmoral, il Glengarry e il Bonnet).


[FONTI]
fonte 2: wikipedia



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